
Le Pipe
Dal 19esimo secolo, le radici di brughiera, raccolte nel Massiccio dei Mori, vengono utilizzate per la fabbricazione di pipe. Questo legno, infatti, è noto per la sua resistenza al calore e per gli aromi che sprigiona. Di cinque fabbriche di pipe esistenti a Cogolin, solo la fabbrica Courrieu continua a tramandare questo savoir-faire. Le pipe sono intagliate, scolpite, calibrate e trattate poi lavorate e fresate nelle radici di brughiera raccolte nel Massiccio dei Mori, il tutto in questa fabbrica, una delle più antiche della Francia.
La fabbrica accoglie gratuitamente i visitatori tutto l’anno.

I tappeti
La sola lettura del Libro d’Oro della manifattura di tappeti di Cogolin permetterebbe di fare il giro del mondo in 80 firme!
Da questo grande edificio dalle tapparelle verdi sono usciti pezzi unici, destinati ad arredare navi da crociera come il Normandie, il Grande Trianon di Versailles, la Casa Bianca, l’Eliseo, ma anche vari ministeri, lussuosi palazzi e villa sontuose, ambasciate estere, yacht e jet privati nonché numerosi saloni di Palace.
Eppure qui si vive al suono dei telai (in attività dal 1880), dei cilindri e dei “cartoni” utilizzati dai tessitori per la realizzazione di tappeti di altissima qualità, fatti su misura ed interamente a mano. Nel rispetto della tradizione, gli artigiani della manifattura hanno anche a cuore continuare a proporre nuovi assortimenti, che hanno trovato il gradimento dei più grandi decoratori nel mondo.
Show-room: 6 Boulevard Louis-Blanc a Cogolin e 30 Rue des Saint-Père à Parigi (7esimo).

L’ancia
La canna caratterizza il paesaggio del nostro litorale. Oltre a formare una efficace protezione per i campi sistemati in prossimità dei corsi d’acqua, i canneti sono stati messi a frutto dai provenzali per fabbricare oggetti di uso quotidiano (frangivento) e, più recentemente, anche per la realizzazione di un accessorio ad uso più artistico: l’ancia.
Diversi professionisti coltivano i canneti e li lavorano per la produzione di queste piccole lamine che i musicisti adattano poi ai loro sassofoni e ad altri strumenti a vento e che vibrando producono il suono desiderato. Tutta la produzione di ancia viene fatta a partire di canneti coltivati a Cogolin e il 90% della produzione viene esportata e utilizzata dai più famosi musicisti negli Stati Uniti, in Giappone in Germania o in Inghilterra.

Gli altri mestieri
Prima di conoscere un importante sviluppo turistico negli anni 60, gli abitanti dei Mori si dedicavano principalmente all’agricoltura. Hanno infatti saputo mettere a frutto la ricchezza del loro ambiente naturale.
Il sughero: seconda regione più alberate della Francia dopo le Lande, e ciò grazie al Massiccio dei Mori che abbonda di querce da sughero. Purtroppo la concorrenza dei paesi limitrofi e l’arrivo dei tappi di plastica hanno portato all’abbandono dello sfruttamento del sughero.
I narcisi: Questi fiori crescono naturalmente nelle zone più umide dei dintorni di Cogolin. La raccolta dei fiori creava una fonte di reddito supplementare. I fiori venivano usati per la decorazione nonché per la fabbricazione di profumi a Grasse. Un piccolo aneddoto narra di una donna che poteva raccoglierne fino a 50 kili e ogni kilo si rivendeva a 6 franchi, cosi per guadagnare di più senza dover raccogliere tanti fiori, alcune donne le bagnavano prima di venderle.
Le « escoubes : ossia le scope in provenzale venivano confezionati dai boscaioli grazie ai rami di brughiera.
Altri mestieri d’arte arricchiscono la reputazione di Cogolin :
– Lavorazione del ferro
– Ceramiche di Cogolin
– Fabbriche di canneti
– Fabbriche di vetro e specchi
– Tagliatori di pietra